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“Mangia, mangia,” era il ritornello esortante che mia madre ripeteva quando ero bambino. Voleva vedermi diventare grande e forte, ma io, ammalato di colite, sotto peso e sempre privo di forze e di gioia, non corrispondevo al modello di figlio sano e robusto che lei cercava di imporre al mio corpo. Mia madre apparteneva a una generazione che aveva sperimentato la fame, che considerava la magrezza simbolo di scarsità e sofferenza e che associava la malattia a una dieta povera. Chi poteva permettersi il cibo era sicuramente più sano e benestante! Negli anni, trovare il bandolo della matassa del mio malessere cronico, non è stato semplice: ho seguito diverse diete, macrobiotica, vegetariana, dissociativa, ma tutte mi consentivano di stare bene solo per un arco di tempo breve.

Negli anni Ottanta, ho conosciuto una metodica di indagine elettronica, l’Elettro Agopuntura secondo Voll, di origine tedesca, che mi ha portato a una comprensione olistica della Medicina. Così ho capito e sperimentato quanto e come il mio corpo influenza la mente e non solo viceversa! Quando il corpo gode di buona salute, stimola la mente a percepire e vivere la vita positivamente. Utilizzando una metafora funzionale, possiamo dire che il corpo è la batteria che fornisce alla mente la corrente elettrica necessaria per elaborare i pensieri ed emozioni: se la tensione della corrente decresce, i pensieri diventano confusi, la capacità di scelta diminuisce e le emozioni negative ci sopraffanno.

Per funzionare bene, il corpo-batteria necessita di due elementi: acqua, abbondante e oligominerale, e alimenti che devono essere riconosciuti dall’organismo, altrimenti rimangono indigeriti e diventano sostanze tossiche. Ma che cosa si intende con l’espressione ‘riconosciuti dall’organismo’? Si intende che il nostro corpo dece possedere gli enzimi in  grado di metabolizzare, e di conseguenza, assimilare, i componenti dei vari alimenti.

Il latte, ad esempio, può diventare causa di molti disturbi se chi lo ingerisce soffre, magari senza saperlo, di una carenza o di una assenza di lattasi, l’enzima contenuto nel succo intestinale deputato a digerire lo zucchero del latte, cioè il lattosio.

Anche i disturbi legati all’assunzione dei cereali, possono purtroppo portare alla celiachia, intolleranza al glutine o intolleranza al frumento, due patologie che vengono spesso confuse  tra loro ma cha hanno sostanziali differenze e vanno trattate per questo in modo diverso.

E’ necessario quindi riconoscere gli alimenti cui siamo intolleranti ed eliminarli per un determinato periodo di tempo (almeno due mesi) o per sempre dalla nostra dieta.

Michele VaniaMedico chirurgo specializzato in Omotossicologia ed Elettro Agopuntura di Voll (VEGA test) 

tratto dal libro ‘Dolcezze senza latte e senza uova’ | Red editore

INVITO TUTTI I LETTORI di mirtilli a colazione ad ascoltare questo video molto interessante che apre a nuove visione delle intolleranze e allergie e illustra la via del benessere.

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Video con Michele Vania: ALIMENTAZIONE E INTOLLERANZE

Video con Michele Vania: Agopuntura Elettronica | Biorisonanza

Video con Michele Vania: I 5 ELEMENTI

 

 

 

 

 

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I consigli e le informazioni contenute in questo sito devono intendersi come guida generale al corretto comportamento alimentare per chi è affetto da allergia o intolleranza al latte vaccino, ai suoi derivati, al glutine e frumento. Questo sito non può in nessun modo sostituire le cure prescritte dal medico.E’ indispensabile consultare uno specialista prima di iniziare qualsiasi programma nutrizionale.